Da sempre comprare è una gioia per la stragrande maggioranza della popolazione, in particolar modo le donne che trovano nell’acquistare una valvola di sfogo, e non a caso, in casi estremi addirittura, si parla di shopping compulsivo con afferente terapia a riguardo per la guarigione.Ma tuttavia, pare che i tempi stiano cambiando, infatti a lunghe passeggiate alla ricerca del bramato oggetto, sempre più persone preferiscono stare comodamente seduti in poltrona, e dal proprio notebook, smartphone o iphone accedere con le proprie credenziali a ciò che più interessa. Secondo quanto riportato dagli ultimi dati della Netcomm, il consorzio del commercio elettronico italiano e dal presidente Roberto Liscia, sono più di 12 milioni gli utenti che acquistano in rete, il 30% in più rispetto all’anno scorso, ma ciò che preoccupa maggiormente è il divario qualità/truffa/tarocco. Intervenuto alla tavola rotonda del “Premio Vincenzo Dona - Voce dei consumatori 2012” organizzato dall’Unione nazionale consumatori, Liscia fa sapere: “Solo il 4% delle aziende italiane vendono online, spesso perché di piccole dimensioni e fanno fatica a digitalizzarsi. Succede così che i 200 milioni di cinesi che fanno shopping via web, quando acquistano prodotti italiani, in un caso su quattro finiscono per comprare dei tarocchi”.E inoltre: “In un periodo così difficile, è cruciale poter offrire agli imprenditori del Made in Italy delle piattaforme logistiche e di comunicazione su scala globale, per dare loro una ulteriore e concreta chance di competizione internazionale. Per questo motivo, Netcomm ha promosso un “sigillo di qualità” e i siti che lo espongono si impegnano ad offrire un servizio facile, conveniente, trasparente e sicuro. Oltre a questa garanzia, abbiamo recentemente affiancato il primo Codice di Autoregolamentazione relativo alle modalità di comunicazione e di diffusione degli sconti e della comparazione dei prezzi online”. Tra gli ultimi acquisti effettuati troviamo al primo posto i libri (16,5%), seguiti da capi di abbigliamento (12%), biglietti di viaggio (11,3%), ricariche telefoniche (8,2%). Lo stesso consorzio insieme a Human Highway, prevede che il numero di italiani dediti alle compere on line aumenterà sempre più, portando un cospicuo contributo all’economia nostrana, che nel 2015 oscillerà tra il 3,3% e il 4,3% del Pil.
http://www.youtopic.it/notizie_online/%20shopping_on_line,_acquisti_in_crescita_2588.aspx
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